Comune di Sant'Agata di Puglia
Architettura Civile

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Tra la piazza vecchia, la Chiesa di San Nicola e la cinta muraria urbana di valle, sin dal XIV sec. le famiglie facoltose e nobili di Sant'Agata di Puglia diedero inizio alle edificazioni dei palazzi signorili, le cui soluzioni arichitettoniche adottate risentirono dell'influenza della scuola napoletana. Tra i palazzi di maggior interesse, si segnalano:
Palazzo Volpe- Fu edificato nel XV-XVII secolo su quell'asse vario denominato Via Perillo che "menava alle Puglie": in posizione prospiciente la cinta muraria urbana. L'ingresso principale è incorniciato da un portale in pietra ed arco a tutto sesto, con chiave di volta decorata, su cui vi è lo stemma della famiglia Volpe.
Palazzo De Marinis Calcagno- Fu edificato verso la fine del 1500 tra la Piazza vecchia e la Chiesa di San Nicola, adottando nell'architettura schemi del primo Rinascimento. Lo scudo in pietra che sormonta l'ingresso principale, riporta l'emblema della famiglia De Marinis per la cui raffigurazione campeggia il mare solcato. Mentre gli stemmi laterali, posti ai due cantonali, e la lapide interna, riportano la raffigurazione dell'emblema della famiglia Calcagno: "una mano che impugna il calcagno".
Palazzo Capria- La costruzione del palazzo venne ultimata da Giovanni Antonio Capria nel 1600. Il Marchese Francesco San Felice di Monteforte trasferì la sua amministrazione dal Castello al palazzo.
Palazzo Torraca - Rosati- Il palazzo fu edificato dalla famiglia Torraca nel XVIII secolo. Ai Torraca succedettero i Rosati, i quali simboleggiarono il proprio cognome con la realizzazione, lungo tutto il fronte del portale d'ingresso, di rose scolpite.
Palazzo Vinciguerra- L'edificio venne realizzato su strutture preesistenti ricavate nella roccia della montagna, che costituivano abitazioni primitive, acquistate dal Vinciguerra. Il portale principale è costituito da un arco policentrico barocco.
Palazzo Barbato- L'edificio è collocato ai confini con la cinta muraria urbana, è stato edificato tra il XVIII e il XIX secolo. I due ingressi principali sono caratterizzati da ampi portali con al centro degli archi due volti barbuti a rappresentare il cognome della famiglia.


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