OTTIMO SUCCESSO DI ALFIO ANTICO
AL TARANTAFOLK DI SANT’AGATA DI PUGLIA
“…Ora vi canterò un viaggio”. Con queste parole Alfio Antico, il re del tamburello, ha aperto il suo atteso concerto a Sant’Agata di Puglia, in occasione di “Santagatadanze”, nell’ambito del Tarantafolk, il Festival Internazionale di Musiche e Danze Popolari promosso e organizzato, come ogni anno, dal Comune. E ha mantenuto la parola Alfio Antico. Di un vero e proprio viaggio nel ritmo si è trattato. Un appassionante viaggio fatto di sonorità intense che hanno entusiasmato centinaia di persone, in parte giunte dalla provincia per assistere al concerto, in parte provenienti da diversi luoghi d’Italia, presenti in paese già da alcuni giorni per prendere parte al Tarantafolk. Tutti insieme, in tantissimi, hanno apprezzato e applaudito per tutto il concerto il noto musicista siciliano che con i suoi tamburi, fabbricati e intarsiati da sé, ha regalato a tutti l’emozione pura della bella musica. Un affascinante viaggio nel mondo della musica, dunque, con la sua voce narrante che cantava la vita. In perfetta simbiosi di ritmo e canto, Alfio Antico ha offerto a tutti i presenti la bellezza del suono puro, della musica che si fa trasporto e narrazione, racconto ritmato di suoni penetranti che sembravano come provenire da un luogo lontano, da quella parte dell’anima disposta alla ricerca. Ritmo che si fa musica e musica che si fa racconto d’emozioni: questa la suggestiva sensazione che i brani eseguiti dal noto musicista hanno offerto nel concerto di Sant’Agata. Emozioni e sensazioni che non si possono raccontare, perché, diciamoci la verità, non si può narrare la musica a parole: essa si racconta da sola, attraverso il suono degli strumenti e l’abilità di chi sa dare loro vita con maestria. E ci sono musicisti che hanno l’eccezionale abilità di trasformare il semplice suono di uno strumento nello straordinario canto dell’anima. Uno di questi, è Alfio Antico. Se ne sono accorti tutti quelli che hanno avuto il piacere di assistere al suo concerto. Persone che sicuramente conserveranno per molto tempo il ricordo emozionante del suono ritmato e frenetico di un tamburello che, smanioso, cercava stelle in una notte di dicembre, lassù, in alto, sulla “Loggia delle Puglie”.
Rosario Brescia