L'ANTICA FIERA DI SAN PASQUALE
Strettamente legata alla presenza a Sant'Agata di Puglia dei Francescani, la devozione verso S.Pasquale che, prima di essere ammesso come frate laico nella famiglia dei frati riformati di S.Pietro d'Alcantara, svolgeva l'attività di pastore. Un Santo molto venerato dai santagatesi, come altre divinità che s'inseriscono nel filone devozionale della civiltà contadina.
Si celebrava la festa il 17 maggio con messe, panegirico e processione. Patroni ne erano i Francescani che abitavano il secentesco convento extra moenia di S.Carlo, nella cui chiesa erano altare e statua del Santo.
Contestualmente si teneva una fiera sul Piano antistante al convento e, a conclusione della giornata, si svolgevano gare di abilità come la "corsa degli asini", "la corsa nel sacco", "il tarallo di melassa", "il palio della cuccagna" e "il tiro della fune". Il Piano di S.Carlo si affollava di bancarelle, baracche, traini e "trainelle", tra cui si inserivano proprietari di armenti e zingari con i loro muli, cavalli, asini, pecore, maiali. I venditori venivano soprattutto dall'avellinese, visitatori e possibili compratori anche da molti paesi vicini: erano contadini, mercanti, massari, donne, devoti al Santo. Si vendevano attrezzi da lavoro, barili, tini, tinozze, "fenemiènde" per animali da tiro e da soma, "racane" e tele per corredi, masserizie. Non mancava la bancarella con taralli e torroni di mandorla. Le contrattazioni, specie per l'acquisto di muli o cavalli, erano lunghe e vivacissime. Si mantenevano così, di anno in anno, vivi i rapporti tra paesi e regioni confinanti, si consentiva lo scambio dei prodotti, si promuoveva il commercio e la circolazione della moneta.
Le mutate condizioni sociali ed economiche hanno messo in ombra quel mondo ed a tacere per decenni festa e fiera, che ora riprendono vitalità sotto una veste più moderna e funzionale grazie all'accorta sensibilità dell'Amministrazione Comunale che, oltre a salvaguardare l'identità storica e un'antica devozione, guarda avanti e cammina con i tempi.
Ritorna così ad appropriarsi dei suoi "antichi" spazi la "fiera di maggio" (dal giorno 17 al 21), anche se convento e chiesa non ci sono più.